Giorno di ordinario delirio

Siamo a casa, un bel sabato mattina con uno stupendo sole e un caldo meraviglioso, i bambini scorrazzano nel giardino e vanno in bici nei campi a controllare lo stato di maturazione dei frutti, e tornano orgogliosi con un bottino di ciliegie, caparbiamente raccolte arrampicandosi sui rami più alti. Nadia annaffia le piante e io mi dedico finalmente a uno dei miei hobby preferiti, lavoretti di artigianato con il legno. Finalmente mi dico, oggi è il giorno buono, riuscirò a costruire un bel Rainbow rocker, un colorato dondolo in legno per i bimbi. Disegno a matita sul legno e con pazienza taglio tutti i pezzi che mi servono, poi li rifinisco con attenzione, e infine inizio a dipingere i pezzi da colorare. Segatura, pennelli colorati, mani in pasta e sporche di colore, all’apice del relax e ormai convinto di vedere la fine di questo bellissimo lavoretto, sento Nadia che mi chiama “Vieni presto Lucy si è ferita!”. (Lucy è il nostro cane) Orca, ecco lo sapevo, mollo tutto e vado a vedere la situazione. C’è Lucy che si è tagliata profondamente, forse scavando, un cuscinetto della zampa. Esce molto sangue, capisco che non si fermerà, e così dico : “vado dal veterinario”. I bimbi, Giosuè 4 anni e Tobia 3, ovviamente “Veniamo anche noi! Veniamo anche noi, ti prego papà!!” E come si fa a dire di no e con un bel sorriso, bello carico dico “massi dai salite in macchina, andiamo” . Nadia mi guarda perplesso, la sua mente femminile astuta e veloce ha già previsto quello che succederà e il suo pensiero che io non leggo è del tipo“ ma sei folle? sei sicuro?? Con tutti e due, sono le 14, fra poco Tobia avrà sonno, il cane sanguina dovrai portarlo in braccio, come farai boh solo tu lo sai..” . Ma io ignaro di tale profondità di pensiero mi lancio, facciamo una fasciatura improvvisata a Lucy e la carichiamo nel portabagagli. I bimbi sono già nei seggiolini. Sporco ancora di segatura, colore un po’ dovunque sui vestiti e sulle mani, ormai anche sporco di sangue e con un po’ di peli di cane addosso, prendo e parto. Dopo due minuti Lucy la vedo dal retrovisore che si è liberata della fasciatura e sta sporcando sedili e tutto il vetro di sangue..inizia il delirio..la scena inizia a diventare splatter. Arrivo dal veterinario, scarico Lucy e mi accorgo che sembra il portabagaglio della macchina di Jack lo squartatore, prendo Lucy in braccio, che fa almeno 20 Kg quindi diciamo non il massimo del confort e dico ai bimbi “ forza tutti fuori seguitemi” ma Tobia non vuole scendere, mi guarda e fa“ ho paura se ci sono cani grandi dentro”. Mai avuto paura dei cani, ora ovviamente questa paura si materializza nel momento meno opportuno..Ecco, ora che faccio? Cane in braccio che perde pelo e sangue..vedo una macchina che arriva, per la paura di perdere il posto in fila dico “Tobia ok stai qui torno subito”. Prendo Giosuè e mi incammino sul vialetto che porta dal veterinario lasciando macchina aperta e Tobia dentro. Arrivo li e mi rendo conto che ho fatto una cacchiata, lo studio del dottore è occupato da un altro cliente e non posso sicuramente lasciare Lucy li in sala d’aspetto sanguinante, quindi torno alla macchina con cane sempre in braccio e Giosuè al seguito per prendere Tobia. Nel frattempo due signori con un cagnolino in braccio mezzo morto li vedo che entrano tutti trafelati e sconvolti e mi dicono “o poveri noi, il cagnolino è caduto dal terzo piano..beato lei che ha già fatto” e io “ no signora non ho fatto adesso torno dentro…” Mannaggia alla miseriaccia boia, ecco ora il cane tramortito è il massimo, vedrai che non potrà fare a meno di farli passare avanti penso. Da dire che nel frattempo in tutti i miei movimenti sto seminando sangue come se piovesse, tutto il lastricato del vialetto ne è pieno, non so come farò a pulire… Mi carico finalmente Tobia e rientro con tutta la truppa. Ormai i peli cominciano a far parte del mio abbigliamento, e i miei jeans e maglia sono pieni di sangue..sembro un serial killer. Arrivo nella sala d’aspetto e i signori sono talmente sconvolti per il loro cagnolino che non si accorgono dello stato in cui sono ridotto ormai e anche del sangue che continua a sgocciolare sul pavimento. Mi raccontato la storia del cagnolino che ha 17 anni e si è lanciato dal terzo piano del loro palazzo..poverino è li tutto imbacuccato tra le braccia della signora che non dà cenni di vita. Al che due pensieri contrastanti mi assalgono. Uno mi dice “ma povero cagnolino, e poveri loro non vorrai certo farli aspettare perché eri arrivato prima te, guarda come è grave, falli passare avanti forza, fai il gentiluomo” e un altro che dice “ il cane è andato, è palese che non si riprenderà, forse è già morto e non se ne sono accorti, fra poco Tobia inizierà ad avere un sonno boia e a essere ingestibile, cane in braccio, sangue che si disperde, peli, casino..entra tu e poi faranno loro, del resto sei arrivato prima”. Ma tanto mi conosco e la seconda voce perde tempo, so bene che non potrei non farli passare avanti e così appena si libera il dottore dico alla signora “Prego andate pure, vista la situazione non c’è problema”. “Oh grazie come è gentile, grazie grazie grazie, oh povero il mio cagnolino…”. Entrano e li sento piangere col dottore che in risposta dice ”Ora con calma vediamo cosa fare, intanto una bella radiografia”. Ecco mi dico sono spacciato è la fine, ci metteranno un’ora ad andare bene… Mi rendo conto che non posso continuare a sporcare così lo studio, ormai sembra il pavimento di un vero e proprio macello, è qualcosa di schifoso..,Prendo Lucy e esco nel giardino e cerco di tenerla ferma sull’erba. I bimbi prendono a giocare nel giardino coi legnetti e inizia l’attesa. Due bei nuvoloni iniziano a tuonare sopra di noi e nel tempo di 5 minuti inizia a piovere.. Beh questa ci mancava dai ora non ci facciamo mancare più niente. “ bimbi!! Per favore non bagnatevi andate sotto al porticato nella sala d’attesa” Ma loro sguazzano tra le prime pozzanghere e mi dicono “Papà ma dai sono due gocce, anche tu e Lucy siete qui fuori” eh certo, anche io gradisco prendermi questa piacevole pioggia, sdraiato a terra sopra il cane..mi arrendo e non rispondo.. Al che arriva una signora tutta allegra con un gattino. “Buonasera bimbi, ciao bel cagnone”. E io da sdraiato sopra a Lucy per tenerla ferma, guardo la signora dal basso verso l’alto “Salve signora, eh sa qui abbiamo una bella ferita alla zampa che sanguina e allora la tengo ferma” Lei mi guarda e si rende conto che sono in uno stato a quel punto pietoso, sono una palla di pelo, bagnato di pioggia e sporco di sangue, e infarcito di colori da legno, che ormai sono la meno. Lei mi fa “Beh si è duretta poi in una situazione così anche coi bimbi” al che mi convinco che la signora sia mia moglie incarnata che mi fa notare la mia pazzia. Dopo circa un quarto d’ora ancora sento finalmente uscire i due signori col cane moribondo, in realtà escono contenti e il loro cane in qualche modo ha alzato la testa e si guarda attorno, praticamente un miracolo. Evidentemente, mi dico, il medico è un fenomeno! Entro finalmente dentro con Lucy in braccio e i bimbi al seguito, il dottore mi guarda malissimo per il mio stato e subito gli spiego il fatto e lo avverto che ho seminato sangue un po’ dappertutto. Lui evidentemente spazientito fingendo di essere professionale mi invita a mettere il cane sul lettino e mi chiede: “a parte l’incidente mi dice qualcosa del cane?”. Cosa vuole che gli dica adesso? Cosa gli piace leggere? Le passioni, le amicizie? “ beh è un cane molto tranquillo, pacifico, sta bene coi bimbi” e lui “si ok, intendo mi dica dove lo tenete, cosa mangia, quanti anni ha..” Ok gli tolgo tutti i dubbi e appena finite le presentazioni mi dice “ ok gli mettiamo dei punti perché i cuscinetti sono difficili da rimarginare. “ok ottimo dottore, bell’idea!”. Intanto entra il gatto del dottore e Tobia mi chiede di stare in braccio perché gli fa paura. Ovviamente sintomi di sonno, certo non c’entrano le paure coi gatti mai avute per altro. Lo accontento ma subito dopo il dottore mi chiede di tenere la testa di Lucy e così iniziano gli strilli di Tobia. Alè! Tengo Lucy ma il dottore ritiene necessario anche mettere un laccio sulla bocca in quanto metterà i punti nientemeno che..con la sparapunti! Avendo mangiato la mattina, mi spiega, non può fare anestesia e quindi mettere punti diversamente. A ogni punto infilato il cane guaisce e io al secondo terzo punto mi sento così male che mi viene quasi da svenire ma mi trattengo, ci mancherebbe altro! Finiamo lo strazio e il dottore fa la fasciatura e mi dice “ beh ora che torna a casa lo tenga ovviamente al chiuso, non si deve bagnare con l’acqua la fasciatura” e io “ Certo dottore” poi rifletto e dico “ ma dottore, il cane vive all’aperto ha solo la sua cuccetta.. non ho dove metterlo al chiuso. “ Ah, faccia lei, il cane non deve bagnare assolutamente la fasciatura, altrimenti il tessuto marcisce.” “Ma dottore non potrò certo mettere il cane in casa sta perdendo anche il pelo, abbiamo i bambini, si rende conto che è impossibile” “Può fare come desidera, se si bagna la zampa marcisce e crea un danno irreparabile..” al che capisco che non scenderà a nessun compromesso e io voglio andare via, così senza idea di come fare “Ok dottore, ho capito certo è molto importante, vedrò come fare, ritaglio uno spazietto in camera mia, vediamo, ci stringiamo”. Ci dà antibiotico per Lucy e ci manda via. A quel punto arriva Nadia che ormai mossa da compassione mi è venuta a cercare. Riusciamo a vedere la luce, e a quel punto paghiamo e andiamo verso casa. Come dire… è stata sicuramente un’esperienza..sento una leggera voglia di farmi una doccia, momenti di follia e delirio ma mi sento contento, e chi se lo dimentica un giorno così, altro che lavoretti tranquilli col legno, qui giornata off limits, family man in versione estrema, ma chi m’ammazza a me? altro che supereroi mi fate un baffo! 🙂

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